Discussione: Sofferenza
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Vecchio 25-07-2006, 09.08.39   #42
lupa
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Originalmente inviato da coccinella
Nella mia esperienza la sofferenza è stata come un tornado che ha sconvolto la mia vita, un'esplosione atomica che ha modificato tutte le mie cellule. Da quando ho perduto mio figlio... non sono più la stessa di prima nè mai più lo sarò. Non c'è rimpianto in questo: è solo una constatazione di un dato di fatto che, non so come, sono riuscita ad accettare. Non sono ancora riuscita ad accettare l'....evento e dubito che ci riuscirò. Comunque il tempo qualcosa fa, qualcosa cambia. Uscita dall'occhio del ciclone, dopo sei anni, posso dire ora che attraverso la sofferenza conosco di più me stessa e ho la presunzione(una ben magra presunzione!) di poter affermare che "conosco" di più la vita. Vita che percepisco come qualcosa di matematico e neutrale, dove non sono previsti sconti, nè alcunchè di dovuto. Vita dove il calore e l'amore esistono solo in quanto noi li facciamo esistere, ma non di per sè. Vita senza Dio. Vita nonostante Dio. Vita senza dignità: siamo fuscelli al vento.
La sofferenza è sicuramente un fatto soggettivo che coinvolge ogni livello del tuo essere e in genere attraversa delle fasi: io sono passata da una disperazione e solitudine intergalattica, tanto che credo di poter intuire cosa sia un buco nero, ad una rabbia indefinita, senza oggetto, ad un dolore sommesso..... che persiste. Sicuramente la rabbia aiuta. Aiuta ad evitare la depressione che ritengo vada temuta più della morte stessa. Per questo, dato che dimenticare è solo illusorio, si convive con questa sofferenza a cui cmq non posso attribuire un senso (se non le succitate conseguenze). E non parlatemi di Karma. Prima dell' ...evento, queste teorie erano per me delle ipotesi che tenevo in considerazione. Ora, mi perdoni chi ci crede, mi danno solo un senso di profonda nausea. Come cambiano le cose quando si è toccati (meglio, trafitti) sul vivo!!
Dalla sofferenza si può uscire? Credo di no.Ognuno deve trovare il proprio
modo di conviverci per sopravvivere, io ho trovato, in questa fase della mia vita il mio: mi dedico a chi c'è, evito di alimentare il mio corpo di dolore (come suggerisce E. Tolle)e quindi non vado a cercare i ricordi, cerco di amarmi.
come te ho perso mio figlio....e non riesco ad accettarlo.... rabbia disperazione dolore fanno parte di me in ogni momento.... ho perso ogni fede,ogni dio.
ci sono momenti in cui il dolore ti esplode dentro..vorresti solo lasciarti andare ma sopravvivi per chi c'è :mia figlia,mio marito....
allora mi aggrappo ai ricordi cerco di sentire la sua voce....il suo profumo,cerco di immaginare un suo abbraccio,una sua carezza,ma è solo illusione....la realtà mi riporta davanti ad una tomba.....
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sarò me stessa, nessuno potrà accusarmi di averlo fatto in modo sbagliato.e

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