Sono perfettamente d'accordo con red quando dice che "è un mezzo in più per comunicare". E, paradossalmente, a volte è preferibile ad una certa fisicità. Se la vicina di casa ci suona il campanello in un momento inopportuno, potremmo non essere predisposti al dialogo o disinteressati alla tematica propostaci.
Un conto è organizzare una cenetta tra amici, tra quegli stessi con i quali ti senti più in armonia, un altro conto è riuscire ad instaurare con uno sconosciuto e/o un conoscente una comunicazione ottimale, sulla stessa lunghezza d'onda.
Dobbiamo trovare persone e interazioni che ci soddisfino, sia nella comunicazione vis a vis che in quella non fisica.
Forse nella comunicazione scritta (ormai passata da quella epistolare a quella internettiana) hai più tempo per focalizzare il detto e l'intenzionalità e quindi trovarti più facilmente un luogo che si confà maggiormente alle tue necessità.
Maggiori opportunità.
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