Discussione: Sofferenza
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Vecchio 28-07-2006, 20.19.12   #58
Uno
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Originalmente inviato da coccinella
Mi interessa molto quando ti riferisci ad insegnamenti ricevuti dove “…mi è stato mostrato anche cosa posso fare se vi rinuncio, se utilizzo il distacco nel modo giusto e solo quando serve per "operare" in me o nell'ambiente” E anche quando aggiungi ….” in altri ambiti ogni secondo che vivo è una scoperta, ma su di me e ciò che posso reggere, su quello che vado a incrementare come resistenza no.”
Potresti spiegare meglio cosa intendi? Io sono consapevole che il mio modo di affrontare la sofferenza, per ora, è ancora di difesa e di paura. Per questo anestetizzo. Purtroppo non sono ancora riuscita a trovare altre strade. Potrebbe essere utile e non solo per me, conoscere altre
alternative.
Provo ad esplorare questo discorso, credo di averne già scritto da qualche parte, ma faccio prima a ripetere, in caso, che a cercare.
Nel corpo dalla parte più materiale sino alla più rarefatta abbiamo la capacità di sopportare una certa variabile intensità di... emozione... non è proprio completamente corretto dire emozione, è qualcosa che va oltre, l'emozione ne è una conseguenza.
Comunque possiamo ricevere sofferenza, paura, umiliazione ma anche gioia, piacere etc etc fino ad un certo punto che è variabile a seconda delle persone (ma sarebbe meglio dire strutture psico-fisico-energetiche) e nello stesso essere è variabile a seconda di alcuni fattori tra cui "l'allenamento" ed il dispendio diciamo energetico globale.
Cosa succede quando siamo al limite? In maniera naturale subentrano alcuni meccanismi a vari livelli che ci fanno "staccare", che ci bloccano la ricezione di queste emozioni (uso la parola emozioni per comodità ma intendo quello che ho scritto sopra).
Questo apre molti scenari, i più attenti si staranno chiedendo: "ricezione da dove?" e soprattutto perchè.
Ci si dovrebbe poter arrivare unendo diversi thread, per esempio la parola ombra potrebbe aiutare ad un primo approccio... ma per adesso ci interessa più il perchè... se consideriamo il tutto in un'ottica in cui la nostra esistenza ha lo scopo di sperimentare la vita nella maniera più completa possibile anche se volessimo egoisticamente solo gioire... che so cose tipo provare estasi o altro per la legge della dualità non possiamo arrivare ad un certo livello di gioia se non possiamo anche sopportare il lato opposto.
Lo so sembra troppo matematica la cosa... però le leggi Universali sono così.
Sono sicuro che la riflessione su queste stupidaggini che ho scritto potrebbe già fare intuire alcune cose che normalmente non prendiamo in considerazione, comunque continuerò il discorso, per adesso mi fermo un momento.
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