Discussione: Siamo felici?
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Vecchio 08-08-2006, 15.45.06   #37
Astral
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La religione cristiana si pone sulla sofferenza, altre religioni non si pongono sulla sofferenza.
Non pensi poi che ci sia un evoluzione anche delle religioni? Ciò che si insegna nei testamenti, oggi ha sempre meno valore.
Si può imparare dalla gioia, dall'amore, o dal dolore e dalla sofferenza, molto spesso(inconsciamente) decidiamo noi come. Allora perchè scegliamo sempre i peggiori strumenti?

Questa è la domanda che bisogna porsi.

Certo poi sono daccordo che se molte lezioni, non si capiscono e non si fa nulla per capirle, non si ricerca, allora si ripropongono con forza sempre maggiore, scuotendoci.

Purtroppo c'è la mentalità sempre piu comune, che per ottenere delle cose bisogna soffrire, penare e faticare, finchè la si penserà cosi sarà sempre cosi soltanto per le persone che lo decideranno.

Non parliamo di Bibbia e Vangeli, perchè se leggi sia nella Genesi che nell'Apocalisse, trovi riferimenti al fatto che il mondo non è stato creato per soffrire.

Il fine il paragone di prendere lo stipendio senza lavorare lo trovo assurdo. Allora cosa succede se nasco ricco e posso godermi solo lo stipendio, devo lavorare duramente per controbilanciare questa felicità?.

Io mi riferisco al discorso più complesso, secondo me Dio non è affatto sofferenza, tutt'altro, solamente che dato che certe bellezze non le capiamo nella gioia, le dobbiamo capire nel dolore.
Siccome la gente non sa apprezzare quanto sia importante essere in salute, perchè ha perso la dimensione di quanto in grazia sia, allora deve allettarsi all'ospedale per capirlo. Sfugge il fatto che la sofferenza però nella maggior parte dei casi, blocca il livello spirituale dell'uomo, perchè nella maggior parte delle situazioni, l'uomo guarda soltanto che soffre, e non ne capisce il motivo.

Secondo me la Gioia appartiene allo spirito, un bambino non realizza, non capisce se è ricco o povero, se il mondo è bello o brutto, e rimane felice lo stesso, poi quando cresce subentra l'ego che continua a fargli credere che la felicità dipende da...
L'uomo crede di essere felice, perchè se la felicità arriva a momenti intermittenti allora non si è veramente felici. Al massimo una serie di eventi ritenuti da noi favorevoli, ci rende soddisfatti.

Spero di essermi spiegato.
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