Discussione: Cosa realmente siamo
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Vecchio 13-08-2006, 11.23.21   #66
jezebelius
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Citazione:
Originalmente inviato da coccinella
Rispondo a Uno:
… Certo è giusto che tu voglia sapere come faccio a dirlo... ma qualsiasi cosa io ti risponda sarebbe assurda…

Se l’ho chiesto non è per mettere in discussione ciò su cui ognuno basa le proprie convinzioni, ma perché per me è molto importante cercare di “partecipare” in qualche modo alla fonte da cui sono scaturite e sentire se posso condividerla. Per quanto riguarda il conosci te stessa, ti ringrazio, ma la vita stessa mi ha dato modo di farlo ed il risultato non è, ahimè dei più eclatanti.

Perché: ... Universo e quindi Creazione?...
Potremmo aprire una nuova discussione? Che ne dici?

…Non posso darti il "mio" Dio, lo farei volentieri e senza buonismi, magari anche un pò di egoismo dato che siamo tutti sulla stessa barca e se non si passa tutti non si va oltre....

Queste nostre discussioni non sono finalizzate ad assorbire totalmente le idee e le convinzioni degli altri perché ognuno di noi ha poi la sua esperienza di vita. E’ utile però il confronto, altrimenti che senso avrebbe partecipare a questo forum?

Jeze,
grazie per la tua per nulla limitata comprensione
… ti poni domande, segno questo che ancora non ne hai trovato il senso come non l'ho capito io, per inciso.
Esatto non ne ho trovato il senso. Se non l’hai capito neanche tu,(o ho frainteso il senso della tua frase?) potremmo forse darci una mano?

…… " l'accettare" qualcosa di più grande cercando di capirne i meccanismi anche se in un primo livello ( appunto di forma ) è il primo passo per fare pace con quel Senso di vuoto che ognuno possiede ma che chiunque, in forma e sostanza diversa, sente ( probabilmente ) differente dagli altri ( o almeno questa è l'illusione ).
Come? Come fare il primo passo? Purtroppo per cercare di capire i meccanismi di qualcosa di più grande, dovresti accettare questo qualcosa di più grande. E qui c’è già uno scoglio per me colossale: rispondendo anche a Sele, è vero sono contradditoria perché da una parte SENTO che non c’è alcunché di DIVINO, dall’altra lo cerco disperatamente perché è l’unico modo per dare senso alla vita e continuità a quella di mio figlio. Ma non ci riesco.

…al contrario non ci si chiede se quell'evento fa parte di ciò del quale si ha Realmente bisogno…
…." cercare " usufruendo della spinta nella quale si è compresi è il primo mezzo da sfruttare…

Ti garantisco che non ne avevo Realmente bisogno. Anche prima di quell’evento ero una ricercatrice accanita. Diciamo che ero agnostica e che ho da sempre sentito dentro di me la necessità di rispondere alle domande fondamentali sull’esistenza. Ora, dopo l’evento, sono pressoché atea. Dico pressoché perché mi devo imporre lo spiraglio del dubbio, per un motivo molto egoistico: evitare la depressione, concedendomi la possibilità di una speranza e lasciandola aperta per il figlio “perduto” (sperando appunto che non sia e non si sia perduto) e per i figli che ho e ai quali, solo rinforzando tale speranza in me stessa, potrei loro trasmetterla.

chiedo scusa, mi rendo conto che il senso del mio post si intravede addirittura a sforzo.
Quello che cercavo di trasmettere sostanzialmente si può sintetizzare nella capacità che possiedi di darti uno spiraglio.
Molti si sarebbero girati dall'altra parte suppongo, mentre te stai ancora cercando: lo dimostra il fatto che ti poni delle domande e che sei qui ad esempio.
Non so dirti se ne avevi Realmente bisogno come al momento neanche te puoi avere la certezza della inutilità dell'evento...credo che sia un discorso abbastanza complesso per il quale se apro bocca rischio di dire delle baggianate. Posso soltanto intuire a sostegno della tesi che ognuno è integrato con gli altri nella vita e negli affetti o anche solo nelle amicizie .
Forse...il Senso è ancora più profondo di quello che si riesce ad immaginare..
Certo che si può fare un discorso di confronto...anche perchè sono sicuro che questo non farà altro che espandere i rispettivi punti di vista, posto che ci si spogli di ciò che crediamo convinzioni e non ci si faccia " controllare " dalle strutture che ci hanno formato, nell'illusione di averle abbandonate da tempo.
Darsi una mano a vicenda non sottointende sicuramente nessuna relazione tra Insegnante ed allievo almeno nella concezione comune. Potenzialmente tutti siamo Maestri ed allievi allo stesso tempo ma per certo se Vogliamo andare avanti, nel limite delle nostre possibilità, qualcuno ( ) che ti apre la porta si trova.
Il fatto stesso che tu senta una "risonanza" interiore, gia deve farti riflettere secondo me. Se da un lato è per scacciare la depressione dall'altro sono certo, è un'atteggiamento che ti spinge a muovere in questa direzione. Farne prevalere l'uno o l'altro dipende soltanto da noi. Il combattimento che ti vede protagonista è più vivo che mai e quella parte che aspetta di trovare un Portone aperto anzicchè uno spiraglio è li a darti segni.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 13-08-2006 alle ore 11.45.27.
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