Discussione: I dieci comandamenti
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Vecchio 13-09-2006, 22.52.18   #29
Ray
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Citazione:
Originalmente inviato da sitael
Questi sono i 10 comantamenti
1:Non avrai altro Dio fuori di me.
2:Non nominare il nome di Dio invano
3Ricordati di santificare le feste
4:Onora il padre e la madre
5:Non uccidere
6:non commettere atti impuri
7:Non rubare
8:Non dire falsa testimonianza
9:La desiserare la donna d'altri
10:Non desiderare la roba d'altri
Riporto i Comandamenti e riprendo la discussione, sempre in attesa del capo. Li riporto da Sit perchè ha messo i numeretti davanti ad ognuno e proprio su questo volevo proporre una riflessione.

Da qualche parte ho sostenuto che i Comandamenti reappresentano una Via. Ovvero, da un punto di vista esoterico, più che precetti da mettere immantinente in atto, sono obiettivi da raggiungere. I passi per la Realizzazione.

Da questo punto di vista l'ordine in cui sono presentati risulta decisamente importante. Infatti si potrebbero vedere come i gradini di una scala... i passi da compiersi uno dopo l'altro.

Ne conseguono due questioni direttamente: prima questione i vari gradini sono via via più difficili, ovvero il primo obiettivo è più semplice da raggiungere del secondo e così via, seconda questione si deve aver raggiunto un obiettivo per potere passare al successivo.

Se ammettiamo questo capiamo come sia assurdo dire, per esempio, che si è infranti solo il sesto e il nono... si dovrebbe cambiare diametralmente modo di vedere la cosa... non direttive che capita di infrangere ma "poteri" da realizzare... trasformazioni interiori che ci rendono capaci di vivere nel modo indicato da ognun precetto. Quindi dopo che avrò realizzato in me il primo passerò al secondo e così via... se cerco di realizzarli tutti contemporaneamente non posso che fallire.

Tuttavia essi sono dati tutti insieme. Si potrebbe pensare che, come in molte discipline, sia utile lavorare un po' su tutti, invece di dedicarsi ad uno alla volta. Anche questo è vero... ma lavorare un po' su tutti gli aspetti della questione non toglie che per realizzare una parte del lavoro non debba prima aver realizzato la precedente. Quindi, in linea di massima e come per tutte le vie, si dovrebbe lavorare su tutto in base alle possibilità, ma focalizzando l'attenzione sull'obiettivo da realizzare, rendendosi conto che il lavoro sugli altri non può essere altro che propedeutico.

Bon, m'è scappato un altro post lungo... mi interrompo. Quel che cmq volevo introdurre è una riflessione sui singoli comandamenti dato il loro ordine...
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