Discussione: I dieci comandamenti
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Vecchio 24-09-2006, 00.29.48   #30
Ray
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Se consideriamo quindi la sequenza dei comandamenti come una scala dobbiamo dire che man mano si sale, le realizzazioni delle capacità di osservare i precetti diventano più difficili.

Possiamo capire meglio sta cosa se osserviamo più da vicino proprio gli ultimi due. In base a questo ragionamento essi dovrebbero essere i più ardui da rispettare.

E infatti, se si guarda bene, essi richiedono un controllo del desiderio che l'uomo comune si sogna.
Qui non si tratta, attenzione, di non zomparsi la donna altrui o di non beccargli la roba... queste due azioni sono già comrpese nel settimo... si tratta proprio di non desiderare.

Rivediamo un attimo come funziona il desiderio (ci sono svariati treads che sviscerano l'argomento). L'uomo comune percepisce qualcosa fuori di se (la donna/roba). Questa percezione, interiorizzata, funge da stimolo ad un "serbatoio" di desiderio latente che, presentatasi una direzione, si manifesta. A questo punto l'uomo sente di volere quello che identifica (illusoriamente) come origine dello stimolo. (In realtà non Vuole nulla ma è voluto. Inoltre lo stimolo è cmq interno e non esterno ma bon, non è questo il punto. Quello che ho descritto è quello che a lui sembra).

Ora, si è portati a pensare che, dato che l'uomo comune non ha nessun potere sul meccanismo che ho descritto ma ne ha invece sul comportamento, non sia "nel peccato" se, per esempio, gli si presenta un desiderio e lui non vi cede. Anzi, un uomo di tal fatta verrebbe lodato (giustamente dico io). Questo perchè il meccanismo di nascita del desiderio, che non è nascita ma manifestazione di un potenziale data una direzione che attrae, fa da centro di gravità, egli in realtà lo subisce in toto... avendo potere decisionale solo sul seguente comportamento... ruba/non ruba o zompa/non zompa.

Invece a stare a sentire gli ultimi due precetti, il solo desiderare risulta peccato. Messa così sembra proprio impossibile da rispettare... e infatti su questo l'istituzione ci ha molto marciato, riuscendo a fare un tutt'uno di uomo e peccato e contribuendo in misura enorme al graduale ma costante addormentamento generale.

L'addormentamento avviene per allontanamento da se. Se non devo desiderare e non controllo minimamente il meccanismo con cui desidero, allora l'unica scappatoia è cercare di non desiderare proprio. Addormento, spengo il desiderio. E se per sfiga ci riesco... spengo tutto. Forse non era proprio questa l'intenzione originale...

Ultima modifica di Ray : 24-09-2006 alle ore 00.32.32.
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