Come dice Ray ci sono vari parti interessate, osservando direi che sono le varie parti che possno "vedere" o "pensare".
L'esempio di Jezebelius è lo stesso che mi era venuto in mente pensandoci, seguendo l'esempio diciamo che uno squilibrio si verifica in una situazione di repressione o di espansione della propria visione, quindi anche di azione (non solo fisica ma anche a livello di pensieri) così:
Equilibrio:
- <------------o------------> +
Squilibrio:
- <---o---------------------> +
- <--------------------o----> +
Diremo quindi che in base a questo sistema per essere equilibrati bisognerebbe vedere le cose da tutti i lati, o comunque espandere la nostra visione fin dove riusciamo ad arrivare, in entrambi i sensi e il nostro limite dovrebbe essere lo stesso per entrambe le cose (o no?)
Quindi gli squilibri se sono per un periodo sarebbero normali, servirebbero ad arrivare dove prima non si arrivava (in uno dei 2 sensi)
Qua dico una grossa stupidaggine forse:
Questo però se i sistemi sono tutti indipendenti tra loro, e credo lo siano, però siccome le azioni/pensieri, anche se nascessero da uno solo di questi centri, in ogni caso interesserebbero direttamente o indirettamente anche gli altri, quindi il sistema potrebbe essere così come nell'immagine allegata
dove squilibrando una solo parte, me ne trovo squilibrate anche altre non connesse direttamente, se così è giusto, alla fine potrei riequilibrare una parte anche usando le parti connesse indirettamente ma che sono interessate dal processo?
ogni punto sul cerchio ha il suo opposto, quindi non indico positivo o negativo perchè la negativa di una cosa può essere la positiva di un'altra. il fatto è che ogni volta che ci avviciano all'eccesso o all amancanza in qualcosa, ci avviciano anche ad altre cose connesse (tipo disegno)
può essere corretto quello che ho scritto?
Ultima modifica di MaxFuryu : 24-09-2006 alle ore 18.35.29.
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