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Vecchio 06-10-2006, 23.07.13   #19
jezebelius
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Originalmente inviato da griselda
Ho provato a farmi questa domanda: uccideresti una gallina?
La mia mente dice: si e no a seconda dei casi.
Il mio corpo dice: che se ha fame mangia qualunque cosa per sopravvivere.
Il mio cuore dice: “non ci pensare nemmeno piuttosto muoio di fame”.
La mente può nutrirsi di tutto come il corpo ma il cuore ha il palato sopraffino si nutre di altre cose. Se scegli con il cuore non puoi uccidere, ma se scegli con le altre puoi arrivare ad uccidere il cuore.
Quindi è già dentro di noi la divisione?
Se non siamo d’accordo con una di queste parti ci sarà una lotta interna che ci separerà nelle decisioni e sarà la stessa che proietteremo all’esterno?
Il contraccolpo è dovuto a questa divisione?
Sostanzialmente secondo me la divisione è un risultato al quale si arriva a causa di tutto ciò che si è assorbito dal mondo esterno. In questo forse la tipica " altrizzazione " ossia il percepire tgli altri come "staccati " ossia come parti a se. E' anche naturale da un certo punto di vista e a nulla servirebbe solamente capire il concetto mentre invece molto farebbe il comprenderlo.
In fondo tendiamo a proiettare all'esterno ciò che " siamo " ( inevitabilmente ) all'interno. Questi risultati quindi risentono delle caratteristiche intrinseche che ognuno si porta; di cui ognuno è formato.
Il fattto al quale hai accennato, e cioè alla possibile " lotta interiore " quale causa che genera la conseguenza esterna, è vera fino ad un certo punto. A mio avviso per sapere se c'è una " lotta " bisogna essere consapevoli del fatto che esistono le tre parti di cui hai detto. Molto spesso però, appunto col metodo della non considerazione di ciò che ci è esterno ovvero sia la mancanza di percepire come parte di se qualcosa o qualcuno, deriva da una mancanza interiore - come dicevo su - che appunto puo interessare, tra l'altro, il non riconoscersi, il non percepirsi come unità. In genere, nella mia personale visione, sono certo che nell'altrizzare ci sia un meccanismo automatico e ciò la dice lunga sulle conseguenze che da questo possono essere generate.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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