Sono d'accordo con Shanti.. l'osservazione dovrebbe essere una costante per evitare che tutta la nostra vita sia un insieme di reazioni , anzichè azioni consapevoli.. penso soprattutto che la volontà del singolo sia importante...
se io mi arrabbio perchè Tizio mi ha fatto uno sgarro, poi riverso la rabbia su qualcuno che non c'entra niente, e farò innervosire il terzo.. e così via.. se parto da me stesso, se per esempio Tizio mi fa arrabbiare e provo ad usare la rabbia in altra maniera, anzichè scaricarla su chi mi sta intorno, a modo mio, inizio a spezzare una catena.. certo, una persona da sola, farà ben poco, ma una goccia, unita ad un'altra goccia, e ad altre gocce...
Non so se l'uomo smetterà mai di essere un ingranaggio mosso da reazioni inconsapevoli, ma se intanto si incominciasse .. chissà..