Discussione: La Parola
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Vecchio 15-10-2006, 16.18.04   #39
griselda
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Premetto che non sto rispondendo a nessuno in particolare ma sto cercando di farmi un'idea di quel che state trattando.

Ho la macchinetta del caffè accanto ad una bottiglia d’acqua. Preparo il caffè e poi premo il bottone che fa scendere l’acqua mi distraggo e dirigo lo sguardo verso la bottiglia dell’acqua che oggi è mezza vuota. Nell’acqua si formano dei disegni bellissimi sembrano dei mandala.
Ecco che mi si formula una domanda nella testa.
Se le parole sono vibrazioni invisibili e noi siamo composti da acqua per una percentuale altissima, cosa succede quando vengono emesse? Inoltre le parole sono veicoli comprendenti una serie di pensieri, come i frutti di un albero sono intrisi dalla linfa della pianta?
Se noi emettiamo parole di rabbia queste staranno vibrando in noi trasformandosi in parole che andranno a far vibrare qualcuno nello stesso modo in cui fanno vibrare noi?
Allora alla base l’energia che muove tutto sono le sensazioni/emozioni dalle quali nascono i pensieri che creano la parola estratto della vibrazione iniziale. Una trasformazione di energia primaria che si trasforma e ritrasforma per poter uscire nel mondo in cui diviene parola. Ecco che noi diventiamo la parola stessa? Se la parola ci fa vibrare sulla stessa vibrazione che l’ha emessa noi se l’accogliamo diventiamo quella parola?
Originariamente noi nasciamo parola? Il nostro nome è una parola che ci condiziona?
Ma allo stesso modo in esso vi è racchiuso qualcosa che ci chiude in un cerchio dal quale possiamo uscire lavorando sulla base di quello che ci condiziona in quel nome?
Lavorando sulle emozioni-pensiero-parola ovvero parola-pensiero-emozioni possiamo cambiare la nostra struttura condizionante?
Se sì,in questo modo la parola potrebbe diventare silenziosa?
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