Citazione:
Originalmente inviato da griselda
Schiavo o servo di chi?
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La butto li...Probabilmente schiavo o servo di chi Sapeva e Conosceva e per contro, al tempo stesso, di se stesso.
La prima cosa che mi viene in mente è che Omero, come tanti altri autori dell'antichità, doveva essere a conoscenza di particolari dinamiche che da tempo immemorabile interessavano il genere umano. Non a caso è stato fra i tanti che hanno riportato sotto forma di allegoria le vicissitudini a cui ad una particolare Battaglia, in un certo senso si è tutti sottoposti.
Non posso dare con precisione ad Enoch, poichè non ho dati a disposizione, ragguagli su ciò che riporta però mi sento di dire che oltre ( dentro ) la Storia novellata potrebbe esserci altro.
Da ciò che ha posto Ray sembrerebbe capire che tali " Eroi " tramandino all'interno della Classe Sociale della quale fanno parte, alcune particolari Proprietà che col passare del tempo e delle generazioni che vengono a formarsi in maniera " ibrida " perdono di intensità, poichè offuscate all'interno dell'uomo.
Omero Sapeva bene come tramandare la Tradizione o quanto meno sapeva portare alla conoscenza dei posteri, in maniera allegorica, le battaglie che i " nuovi Eroi " avrebbero dovuto affrontare.
Ad ogni modo è altrettanto palese che la Tradizione, anche in questo caso, sia il filo rosso che mantiene tradizioni differenti tra loro.
Il percorso verso l'Immortalità è un percorso arduo che racchiude non poche difficoltà, anche per gli Eroi ma essendo questi " predisposti " hanno una possibilità di riuscita nella Impresa che hanno valorosamente Intenzione di affrontare.