I traslochi sono l'ideale per fare una specie di inventario, sei costretto a passare tutto al vaglio, cantina e soffitta compresa (e pure il garage nel mio caso
) per decidere cosa tenere e cosa no. Non solo: devi guardare ogni oggetto e inevitabilmente ti affiora un ricordo. Finora mi era capitato di traslocare nello spazio di centinaia di metri o al massimo qualche chilometro, quindi questo "vaglio" era meno accurato, buttavo le cose come capitavano dentro scatole e via.
Questa volta è più complicato, il trasloco è a centinaia di chilometri e per di più oltremare, e portare tutto senza guardare è impensabile. Insomma ho gettato, e ancora non ho finito, quintali di oggetti con relativo ricordo (se non lo vedo più sarà difficile che mi venga in mente che cosa mi legava ad esso) il tutto con crescente euforia, li ho guardati praticamente uno per uno per decidere bene. La scelta è stata molto più selettiva, e mobili e libri a parte, mi sono resa conto che di tutto ma proprio di tutto potrei fare a meno se davvero volessi.
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Aggiungo: vabbeh dai, anche dei mobili e dei libri, ma poi me li dovrei ricomprare e allora...