Citazione:
Originalmente inviato da Arjuna
Questo è uno dei motivi per cui adoro Democrito: riuscì brillantemente a opporsi a Zenone.
Negò l' infinita divisibilità dello spazio affermando che, se ciò che Zenone dice fosse vero, allora noi non dovremmo avere consistenza: infatti a furia di dividere materia (in questo caso la superficie su cui Achille e la tartaruga corrono), si arriverebbe a minuscoli granelli di polvere.
Democrito è stato il primo a dare una buona risposta
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buona ma non definitiva sostengono alcuni. Io invece dico che è pure diefinitiva, solo che è stata poco capita. Dai, provo a tradurre in termini moderni... e ti regalo anche uno spunto con cui forse (speriamo) riesci ad incasinare il prof
La divisione (concettuale) che viene fatta, per inciso anche dalla scianza odierna, NON è sulla materia, ma solo sulla sua misura. Ovvero dividiamo indefinitamente la misura ( e qui puoi aggiungere: ma la materia resta compatta e vince Arj-stotele
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