Dato che, come dice Uno all'inizio, consideriamo avversità qualsiasi forza si oppone al nostro moto, anche non volontaria, il caos è certo se ci si muove (in qualunque direzione). Il fatto è che il caos non è negativo in se, anzi. Lo è solo se non lo gestisci )chi ha gestito quello primordiale ci ha cavato la Creazione...).
Se invece lo gestisci, nella misura in cui lo gestisci, capisci che è assolutamente necessario. E' solo dal caos e in mezzo al caos che ci si può muovere, Fare davvero qualcosa.
Dall'altro punto di vista siamo noi, soggettivamente, che muovendoci creiamo il caos... decidendo una direzione, a dispetto di tutte le altre potenziali, mettiamo in moto tutto il meccanismo descritto da Uno e abbiamo Caos. Se impariamo a gestirlo avanziamo, se ci facciamo gestire ci porta lui a caso (somiglianza e inversione di lettere tra caos e caso non casuale...).
Concordo con Soph quando dice che un po' si deve essere svegli per decidere coscientemente di fare caos e provare a gestirlo, non concordo del tutto quando dice che si incontreranno altri che vanno nella stessa direzione e ci sarà ordine (o facilità di cammino)... forse si incontreranno e questo forse faciliterà alcune cose. Ma per certi versi, per certi momenti e per certi tratti di strada (fosse anche una piccola deviazione momentanea necessaria solo a chi la compie) si è proprio come nell'autostrada... solo che a differenza della barzelletta, non si è noi ad andare contro-mano...
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