La questione era già sorta tempo fa. Mi ricordo, forse male, di un tread in questa sezione che però ora non trovo più. Inoltre si era detto qualcosa in
"Esoterismo/Giuda" credo... bon
Tra-durre (trans-ducere) è trasportare attraverso
Tra-dire (trans-dicere) è dire attravero.
I termini sono strettamente collegati, per certi versi equipollenti. Infatti la Tradizione è un qualcosa che va trasportato, conservato e consegnato ad altri... il fare specifico riferimento alla funzione orale non ha unicamente valenza di sottolineare il mezzo, è anche connesso con la faccende dal Suono e della Voce... vedere quanto Uno dice dell'arbitro col fischietto in
"palestra/calcio".
Ne segue che il traditore (colui che tra-dice) è il mezzo attraverso cui si compie il passaggio... da valore al "trans" del termine.
Per il tradurre si fa riferimento a qualcosa di più generale... il passaggio è lo stesso ma il mezzo può variare e possono variare quindi anche i "luoghi" da cui e a cui il passaggio avviene (per il tradire il collegamento è diretto tra due esseri).
La traduzione è quindi, se vogliamo, meno importante della tradizione o, meglio, la tradizione è una particolare e diretta traduzione.
Le valenze negative eventuali dei termini sono sorte dopo i termini stessi.. .per il traditore il motivo è verosimilmente lo stesso Giuda, anzi la valenza (giudizio... giù-dire) che è stata data al suo gesto, poco o tanto compreso che sia.
Nel passaggio, che sia tradizione o semplice traduzione qualcosa cambia sicuramente, il contenuto viene traslato, adattato al "luogo" in cui deve passare. Che questo passaggio comporti una perdita dipende molto dal traduttore/traditore ovvero da quanto poco ci mette di "personale"... da quanto si limita a fare da tramite (più fa il tramite e basta meglio il contenuto passa). Che qualcosa si perda comunque beh... forse è inevitabile.