Discussione: Il Gatto e lo stregone
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Vecchio 21-01-2007, 18.30.56   #1
griselda
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Predefinito Il Gatto e lo stregone

C’era una volta un gatto che aveva perso il suo corpo, uno stregone cattivo gli aveva fatto un incantesimo per il quale esso poteva vivere con il cuore e la mente ma non più con il corpo. Quel gatto girava sconsolato in cerca di quella parte che gli era stata strappata, ma col tempo se ne scordò, tanto da credersi solo cuore e mente.
Girando, girando fece molte esperienze ma tutte portavano con se la mancanza di quel corpo. Erano piene di sensazioni e di emozioni ma tutte mentali e emotive ma non fisiche. Il gatto ormai guardava ma non vedeva, ascoltava ma non sentiva, toccava ma non percepiva, mangiava ma non gustava. Però bastava che sentisse il miagolio di un gattino più piccolo perché dentro di lui si scatenasse un inferno. O che si trovasse davanti ad una scelta per sentirsi paralizzato.
La mancanza del corpo aveva acuito al massimo le sue due altre parti esasperandone le proprietà.
Tutto appariva deformato rispetto alla realtà delle cose.
Il suo corpo che nel frattempo era da lui trascurato perché non percepito, lanciava messaggi a non finire per poter riprendere la sua funzione. Così il gatto da prima diventò cieco da un occhio, poi sordo da un orecchio, poi gli si stortò il collo ed il mondo diveniva a sua insaputa sempre più assurdo perché ciò che vedeva era sfalsato dal grido sempre più insistente del suo corpo sofferente.
Un giorno passando davanti ad uno stagno si specchiò e con suo grande stupore vide che il corpo non era sparito, era solo divenuto deforme ecco il motivo di tanta distorsione. All’improvviso si ricordò dello stregone cattivo e si rese conto di esser stato probabilmente ipnotizzato.
A questo punto si disse che avrebbe dovuto riprendere la ricerca e trovare qualcuno in grado di aiutarlo, perché lui non sapeva proprio da dove cominciare.
Vagò solo e disperato sino a quando incontrò un omino piccolo, piccolo, piccolo ma anche grande, grande, grande che gli diede un primo esercizio per ritrovare il suo corpo. Avrebbe dovuto usare il ricordo per ricordarsi di avere un corpo e ricordarsi mentre l’usava di starlo usando.
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