Citazione:
Originalmente inviato da 'ayn soph
spesso nelle parole si può intendere un senso che non è quello letterale,
oppure fraintenderle per il modo o l'espressione in cui si dicono.
quinidi sarebbe opportuno se possibile interpretare il punto di vista di chi
parla e poi intorloquire in base al nostro punto di vista, per arrivare a
scoprire così almento l'intenzione dell'altro, ma soprattutto farlo essere
certo che quello che dice corrisponda realmente a quello che sente
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ayn dici che... sarebbe opportuno "interpretare" il punto di vista di chi parla... Ma questo lo facciamo sempre purtroppo... ascoltiamo soltanto alcune parole "chiave"... poi via... si fugge verso il richiamo soggettivo di quella parola "chiave"... non si ascolta piu'... si parte per un "viaggio" fatto di presupposti,fraintendimenti, supposizioni... del tipo... sisi... questo lo so' gia'!... certo...certo come no?... la solita solfa... e non si e' piu' in ascolto di chi parla...
Altro momento di utilizzo della parola che condiziona il comunicare e'...
Anzi... prendo ad esempio il tuo scivere... ti poni mai il "dubbio" di non essere capito?...
Io per esempio trovo difficile comprendere cosa scrivi... questo e' motivo di "rifiuto" di quello che dici... ma so' che sbaglio... perche' se scrivi e' per trasmettere un tuo pensiero... no?
Tu dici... per arrivare a scoprire così almento l'intenzione dell'altro... e in che modo? con quali "strumenti" se non le orecchie aperte e l'attenzione alle parole dell'altro?
E continui... ma soprattutto
farlo essere certo che quello che dice
corrisponda realmente a quello che sente
Brrrrr... spero di aver capito male (ufff... non ti capisco come scrivi)
Non avrai micca voluto dire che...