Citazione:
Originalmente inviato da Haamiah
Se sapevo e non vedevo ero cieco e sordo, come si potrebbe non vedere o sentire qualcosa che si sa, conosce perfettamente?
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Sai quando fai delle scelte per ottenere dei risultati che in quel momento ti sembrano più importanti della tua stessa morale o coscienza o altro (lo facciamo tutti ...)?
Ecco, in quel caso sapevi... fai la scelta che nell'intimo profondo di te stesso/a sai che ti farà del "male" (che poi sarà in fondo il tuo bene vista l'esperienza) ma la compi. Poi te ne dimentichi, anestetizzi, e racconti a te stesso/a la bugia che ti farà stare bene per il futuro.
Poi un giorno qualcosa ti muove verso quella scelta fatta e ti accorgi che sapevi bene che ti stavi facendo del male ma lo hai rimosso mentendoti. A quel punto puoi tornare indietro nel passato a chi eri in quel momento, esplorare i motivi, le contingenze che ti hanno portato a scegliere comunque di fare quella cosa e con la mente insieme al cuore di oggi ammettere ed accogliere- e quindi poi accettare- ciò che è stato. Questo sarebbe già un modo per cominciare a perdonarsi, di qualunque cosa ed esperienza si tratti. Perdonarsi perchè in un "lo sapevo" c'è sovente anche un senso di colpa.
L'esperienza a questo punto prende forma in te e quella scelta non è più un episodio facente parte della tua vita ma diventa Te. Cioè, fatta davvero nostra l'esperienza, accogliendo quel male che ci siamo imposti- presa di coscienza- l'episodio stesso diventa alleato sotto forma di consapevolezza. A quel punto può essere usato da noi in questo momento da Chi siamo ora. Non riesco a spiegarmi meglio..
Il fatto è che se non avessimo fatto quella scelta.. non saremmo mai diventati consapevoli di quel "qualcosa". Questo molto spesso è una buona scusa per mettersi in pace la coscienza, ma anche però un modo per rimanere attenti la prossima volta che la Vita ci chiederà di esserlo.