Prima di passare ai versi danteschi provo a fare un collegamento che può risultare interessante.
In latino (credo anche in greco ma non ho controllato) Phoenix, oltre ad indicare il mitico uccello, vuol dire anche palma.
La palma è anch'essa un simbolo di Resurrezione, nella nostra tradizione è connessa alla Pentecoste.
Il ramoscello pasquale che tradizionalmente si usa spesso è dorato. Questo collega al simbolismo del ramo d'oro che, se si vuole, è un simbolo di Resurrezione ancora più diretto.
Enea viene fornito di un ramoscelo d'oro per poter discendere agli inferi, o meglio per garantirsi la risalita.
Il ramoscello d'oro di Enea fa pensare che Virgilio unifichi questo elemento della tradizione latina con il vischio celtico (i Celti hanno abitato a lungo la pianura padana), altro simbolo di immortalità e resurrezione. I druidi tagliavano il vischio con un falcetto d'oro (il ferro toglieva le virtù spirituali).
Se consideriamo che la fine dell'Opera al Rosso è la produzione della Pietra che muta tutto in Oro, chiudiamo un virtuale cerchio.
Ah si, palma in latino (come in italiano) è anche la palma della mano...
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