Mi è venuto in mente adesso, leggendo il topic analago
Chi offende, è come chi scaglia una freccia, ora questa la freccia può scalfirmi, la posso evitare, ma molto spesso colpisce.
Quello che dico io, è che non è una giustificazione se riconosco che qualcuno mi ha tirato una freccia e colpito, è una costatazione.
Altrimenti facciamo come dice Uno, la freccia ci colpisce e per fare gli eroi davanti all'arciere, sorridiamo e fingiamo che la freccia abbia preso un tronco...
Poi ovviamente posso ritirarne un altra', scappare, oppure capire il perchè questa freccia mi ha colpito: devo migliorare la schivata, indossare una corazza più resistente?
Faccio questo discorso soltanto perchè questo è qualcosa di frequente che vedo in giro( nella vita reale) e se da una parte concordo con voi, che chi si sente offeso, ha molti punti deboli, dall'altra parte però nessuno è tenuto a doverli tirare fuore con le offese( sopratutto bisognerebbe aprire un topic, sul perchè a certe persone piace marcare i punti deboli altrui).
Tornando al discorso delle sensibilità credo sia soggettivo: una madre che si sente dire dai propri figli che è una nullità, si sentirà colpita sia che è una madre perfetta che una snaturata. Poi ovviamente può far chiarezza e vedere che effettivamente non ha nulla da rimproverarsi...
Quindi ottime riflessioni leggo sul fatto di essere offesi, però ancora poche sul fatto di offendere qualcuno, e sopratutto spesso cosa c'è dietro questo atteggiamento.
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