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Vecchio 11-02-2007, 16.44.28   #35
Uno
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Originalmente inviato da 'ayn soph Visualizza messaggio
messa così sarebbe oltremodo scontata la risposta, ma di una risposta scontata che ce ne facciamo, quindi se questa persona non ne vuol sapere di ricevere aiuto per mille ragioni diverse, torna sempre utile agire in_direttamente come meglio credo opportuno, senza violare la libertà altrui ma nello stesso tempo stando attento al momento opportuno per intervenire, laddove si ripresenti una occasione che mi possa far fare breccia o appunto "incidere" nell'altrui campo di azione, anche e soprattutto sapendo di agire senza essere notato. senza essere
no che non è scontata, implica il concetto del quanto io debba/possa intervenire nelle altrui vicende se ne sono in grado, l'ho posta proprio per rifletterne.
Ti faccio un esempio limite, mettiamo che io in qualche modo raggiunga di avere un potere di un Dio, cioè nel creato posso fare quello che voglio, cambiare quello che voglio etc etc....
In questa maniera sai quanto mi sarebbe facile trovare, ma non solo anche provocare instantaneamente, la famosa breccia di cui dicevamo sopra, lo farei di nascosto, non apertamente....
quello che sto cercando di dire che proporzionalmente alla capacità potrebbe essere molto facile superare il confine tra un soggetto vuole (a qualsiasi livello di consapevolezza) è maturo -- io voglio.

Diverso è appunto essere sempre disponibile, al di la di farlo apertamente o in maniera indiretta, dipende dalla situazione... insomma "quando l'allievo è pronto...." Non quando il Maestro vuole... per arrivare all'estremità della scala umana, ma anche nel più piccolo è uguale.

Questo però ancora afferma che non devo sentirmi in colpa se io ho fatto ciò che dovevo, che poi era da dove tutto il discorso è partito
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