Se vista parzialmente l'ipotesi di Martin è corretta, parliamo del nostro mondo interno... e di un punto di vista soggettivo, possono esistere anche infiniti universi-galline, ma se io-uovo non ci sono e non li percepisco per me è come se non ci fossero.
Questo ritira fuori quell'altro vecchio giochetto... se io chiudo gli occhi e non vedo più nulla il mondo cessa di esistere?
Sono "giochi" (dando alla parola giochi una valenza nobile) che hanno per noi occidentali la stessa valenza delle controparti orientali, l'atto stesso di rifletterci ci cambia.
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