Ieri mi è capitato di assistere alla corsa del MotoGp e mi sono tornate in mente le parole che Kael ha usato recentemente nel post "Paparazzi":
Citazione:
Originalmente inviato da Kael
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così come gli sportivi sanno che ci sarà la possibilità di rotture ai legamenti del ginocchio ecc..
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La prima domanda che mi sono posta è: ma si puo' chiamare sport una corsa a 300 all'ora su una pista? e poi.. ma cosa cercano questi personaggi che mettono costantemente a rischio la loro vita (uno dei partecipanti alla gara di ieri sta in coma in un letto di ospedale,a causa di un incidente, e ne accadono parecchi)? Voglio dire, credo che sti ragazzi che corrono come matti si rendano conto del prezzo che rischiano di pagare , eppure, lo fanno lo stesso. Idem per chi corre in auto.
In quei casi, la corsa alla ricchezza, e alla celebrità, passano in secondo piano? Ciò che li spinge a diventare professionisti in ambiti così pericolosi, a mio avviso non può essere soltanto brama di ricchezza.. ci deve essere qualcosa di più che li spinge a cercare emozioni così forti, ma poi vengono risucchiati dal denaro che gli viene offerto e dalla fama?