Citazione:
Originalmente inviato da Smashan
Ecco, queste sono cose che mi fanno veramente girare le eliche.
Sbarca in Italia il Ritalin, un farmaco di produzione americana (in america è sotto accusa) che dovrebbe curare i disturbi dell'attenzione e l'iperattività dei bambini.
Per chi non lo sapesse questo farmaco è classificato a livello tossicologico ai livelli di cocaina, anfetamina, oppiacei ecc..
E' precisamente un derivato dell'anfetamina, e negli States quando i ragazzi non lo usano semplicemente per sballarsi lo usano per aumentare le prestazioni negli studi e sportive.
A seconda delle dosi può eccitare o sedare (dosi maggiori).
Per un bambino la dose bassa di un adulto basta a sedarlo, per la gioia di genitori degenerati e maestri imbecilli.
Dal '96 i medici lo prescrivono ai bambini di un anno per tenerli buoni e calmi. Negli States. Ora lì, dopo 11 anni, il farmaco è sotto accusa.
"Negli Stati Uniti infatti sono attualmente in corso varie cause legali che coinvolgono l'Associazione Americana degli Psichiatri (APA) e l'Associazione degli utenti CHADD, per collusione con la casa farmaceutica Novartis (ex Ciba-Geigy) che produce il Ritalin.
L'accusa per gli psichiatri è di avere preso soldi dalla multinazionale del farmaco per formulare criteri diagnostici sempre più elastici e inclusivi per favorire la vendita del Ritalin."
(Corrado penna) Tutto l'articolo qui http://www.laleva.cc/cura/ritalin/ritalin_italia.html
Che succede allora? Vendiamolo in Italia.
La scienza dice no....qualcuno che se lo può permettere dice sì.
Per saperne ulteriormente
http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato
Io non ho parole
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Effettivamente questa notizia pone di adottare quanto meno una visione critica e non lasciata passare in sordina, come mi pare si stia gia facendo da parte di alcune associazioni.
Il fatto ancora più aberrante è la " semplicità" con la quale questo pseudo-farmaco ha trovato il suo ingresso e sul mercato americano e di conseguenza quello italiano( palese la questione giaccchè è risaputo che noi, in tutto come i cinesi
, copiamo modelli che ci sembrano adottabili...in tutti i settori ).
Quello che noto, a parte gli effeti che ovviamente non possono passare in secondo piano, è che questa nuova trovata di associazioni di psicologi e psichiatri americani ( ma forse anche italiani visto che quanto meno per potere essere introdotto nel nostro mercato un qualche elemento di valutazione vi deve essere stato da parte del Ministero ) che espande la possibilità di rifornirsi di un prodotto sballante di facile acquisto, anche se sottopsto a misure precauzionali.
Chiariamo bene la questione: non solo probabilmente si potrebbe arrivare a somministrare il farmaco a chi " soffre " di questa sorta di patologia ( si dice mancanza di attenzione!!) ma si da la possibilità di venire a contatto, tramite colui al quale questo è stato prescritto, di un ulteriore mezzo " legale" per farsi qualche viaggetto
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Che dire poi, come giustamente fa notare Era, delle responsabilità dei genitori...che vogliono sempre più defilarsi da queste...!!