Aggiungo l'etimologia perchè da spunti interessanti.
Quella ufficiale vuole il nome di Saturno derivante sa satus, ossia la semina. Da cui anche saturo. Effettivamente è anche il dio dei campi e ogni operazione contadina, semina innanzitutto, era sotto al sua protezione.
Un'etimologia meno ufficiale e più "ermetica" invece divide Saturno in Sat-urnus e considera "urnus" come un "appartenente a", o meglio "caratterizzato da", come di-urno e nott-urno.
Il "sat" deriverebbe dalla radice sanscrita corrispondente che vuol dire "essere, essenza".
Se ci si riflette su, le due cose non si escludono necessariamente. Se Saturno è il più "basso" è chiaro che è egli che conserva l'essenza, che fa da punto estremo o contraltare dell'emanazione, il fisso la cui resistenza permette a ciò che sta in mezzo di esistere. Quindi, una volta di più, Saturno ha la Pietra. Ma questa pietra infilata in Saturno è proprio il seme da cui poi deve nascere l'Uomo... quindi la semina per eccellenza. Ecco che quindi l'assimilazione "pagana" alla semina dei campi sarebbe solo una trasposizione analogica in ambito profano del significato "esoterico".
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