vorrei vederla da un punto di vista diverso....
talento applicato alle arti mi sta bene.....
ma anche come compito/scopo/motivo di vita....
in floriterapia...si dice che alcuni disagi nascono
dall' insoddisfazione....
ci sono persone che si barcamenano in un sacco
di attività....sempre alla ricerca della soddisfazione....
in mancanza di questa...subentra (ma non solo) il disagio.....
un esempio dei miei? ( e lo so che gioite
)
un avvocato prevede per il suo figlioletto...un brillante
futuro nel foro...degno successore del padre e magari
anche del nonno.....
il pargolo però....adora la terra....i fiori...e i semini.....
un perfetto...innato....giardiniere provetto.....
crescendo seguirà le orme paterne....e non la sua
innata passione (talento?) per il giardinaggio....
sarà un avvocato felice? forse si....ma sarà insoddisfatto...?
il discorso sui talenti apre infiniti modi di vedere e sentire...
p.s. però! sto discorso dei genitori...si ficca proprio ovunque