Citazione:
Originalmente inviato da Sole
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Porte attraverso le quali gli altri possono agire su di noi, influenzarci. Sentendoci in colpa l'esterno ha via libera e il permesso di agire e noi non siamo mai liberi di scegliere, ma dipende da chi? dal portatore del senso di colpa.
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Questo significherebbe che nutrendo il senso di colpa concediamo potere alla persona verso cui ci sentiamo in difetto? In questo modo, solo chiudendo le porte che mantengono quel legame possiamo sottrarci al potere che le abbiamo concesso..
Citazione:
Originalmente inviato da Ray
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infatti se ho coscienza della loro origine e so distinguerli tenderò a liberarmi da quelli che non mi servono e, viceversa, tenderò a conservare quelle "vocine interiori" che mi sono ancora utili.
Il punto ovviamente sta nel discernimento... come distinguo gli uni dagli altri?
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Ho sempre visto il senso di colpa come un qualcosa che nasce se non mi sento con la coscienza a posto, se "so" in qualche modo di aver sbagliato (dal mio punto di vista ovviamente).
Potrebbe invece essere che nel momento in cui mi comporto in una certa maniera non ho coscienza di non essermi comportata in linea con il mio "essere", e che questo si faccia sentire come per "avvisare" , per dirci che c'è qualcosa che non va anche se non lo sapevamo?
Forse la differenza sta nel "lo sapevo ma non lo volevo vedere" e "non lo sapevo affatto" ...