Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Mi sono sempre chiesta come si facesse a distinguere .. a discernere.
Se è vero che la curiosità intellettuale ci permette di farlo, credo proprio che valga la pena cercare di dirigere l'emozione al centro intellettuale, è possibile farlo nutrendo questa a discapito dell'emozione volta al pettegolezzo?
E' il desiderio di conoscere che fa nascere la curiosità, o viceversa?
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Secondo me, iniziando dall'ultima domanda, si " stimolano", per cosi dire, a vicenda. Nel senso che se ho, in qualsiasi ambito espresso, un desiderio di conoscere questo sarà alimentato dal mio " essere curioso".
Poi se ho la capacità di spostarlo, indirizzarlo, forse allora potrò parlare di progresso anche della emozione, nel senso che potrò non considerare quella volta al pettegolezzo rispetto a quella intellettuale.
Tornando per attimo al discorso evoluzione accennato poco fa, credo che la curiosità possa essere vista anche sotto l'aspetto emozionale, appunto, che fornisce una spinta ulteriore ai fini della evoluzione.
E ' vero molte delle cose conquistate sono state attribuite anche e soprattutto dalla necessità.
Però in ciò, forse un po forzato, ci vedo una tale curiosità che fornisce un ulteriore elemento di spinta a questa necessità; non so...come fossero paralleli o meglio ancora proporzionali.
Ad esempio se non si fosse stati curiosi, l'America non sarebbe stata scoperta, anche perchè il fine era quello, mi pare, di dimostrare che si poteva fare il giro del globo. Quindi non vi era una particolare necessità come per esempio trovare cibo o altro.
Il solo fatto, allora, che si è tentato di fare qualcosa, per quell'epoca, fuori dal normale...non so...mi fa pensare...anche se non esiste una curiosità in senso stretto, necessaria ai fini della evoluzione. Quindi, potenzialmente, si potrebbe dire che tutta la curiosità manifestata in qualsiasi ambito potrebbe fornirci degli elementi di valutazione ulteriori...anche ai fini della evoluzione, perchè no, della necessità...