Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Mica male come idea, almeno negli intenti... poi aspetto di vedere la realizzazione, il libretto ecc. insomma avere più dati.
Al di la della possibile bigotteria, forse inevitabile in parte quando le iniziative assumono i contorni religiosi, quel che mi pare interessante e che emerge dal post di Sha è un'attenzione su alcune questioni a cui di solito non si guarda (o non lo fa lo stato) quando ci si occupa dei problemi del traffico... ovvero le reazini emotive a certe situazioni (traffico, file ecc.), la presenza a se stessi mentre si guida (anche se non si è bevuto) e cose del genere.
Vuoi mai che da questa iniziativa si riesca per una volta a cogliere il buono e si possa affrontare gli stessi temi anche con altri contorni, in modo da migliorare un po' le cose.
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Hai ragione.
Questi temi, in un certo senso, sono quelli che avrebbero ancora di più necessità di essere trattati, parlandone.
Chissà forse questa inizativa, come dici, ha del buono; perchè non trovarlo.
Io mi sono subito fiondato a vedere il mezzo propagandistico
ma anche no.
L'essere presenti a se stessi quindi è un presupposto; una sorta di "ricordarsi di se" anche in auto e non farsi prendere, come sovente accade, da facili manifestazioni...come dire...da stress automobilistico, indotto o autoindotto.
Forse di queste situazioni non se ne parla, e men che meno le affronta lo Stato perchè questo le da per scontate, o peggio non le considera.
Si presume, forse, che siano funzione, nel bene o nel male, non tanto della personalità di ognuno quanto di sentirsi stressati o no, o peggio di facili entusiasmi raggiungendo velocità pazzesche.
Lo Stato mi pare imponga delle regole, come il codice della strada ad esmepio, che poco guardano all'effettivo stato di attenzione in maniera esplicita per l'automobilista ma probabilmente lo fa a contrario... per alcune cose mi pare...no?