Citazione:
Originalmente inviato da cassandra
è la liberazione dell'anima individuale, la quale, divenuta consapevole di essere tuttuno con l'anima universale, realizza la sua natura divina e raggiunge la beatitudine...
Aggiungo che al termine di ogni ciclo vitale,l'anima viene sottoposta ad una sorta di Giudizio, che sulla base dei compotramenti tenuti in vita,stabilisce il percorso successivo.
Il destino comunque è mutabile...
Credo che per cattive opere o "debiti" si possono intendere i delitti,l'essere disonesto,giudicare ingiustamente,maledire,disprezzare il prossimo,molestare,portare rancore e così via...mentre per opere buone o "crediti",sempre secondo me,rispettare tutte le persone,agire per il bene senza aspettarsi nulla in cambio,gioire delle fortune altrui,essere compassionevoli,aiutare chi ha bisogno,non essere vittime dei beni materiali...sta di fatto che il bene ed il male possono essere soggettivi per gli uomini,ma probabilmente non lo sono per chi ci giudichera'..
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Sul divenire consapevoli...più o meno sono d'accordo...ma non mi torna qualcosa...
Secondo te...c'è qualcuno che Giudica. Se si..Chi potrebbe essere?
Le azioni, positive o negative, sono tali rispetto a chi e rispetto a cosa? Nel senso...il punto di vista che abbiamo noi umani secondo te è lo stesso di quello " divino"?
Poi il Tale che ci giudicherà lo farà in base al parametro umano o in base ad un suo parametro?
Ma qui mi sorge un'altro dubbio: se noi abbiamo un parametro nostro e con il raggiungere una consapevolezza si presume che lo si voglia abbandonare, come possiamo, da subito, conoscere quelo divino che si presume, si trova più in Alto?