Discussione: Inattività
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Vecchio 09-08-2007, 10.04.09   #13
Uno
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Qualcosa è uscito, da cercare tra le parole... ma è uscito.
Star senza far niente, costretti, è come essere in prigione o, aggiungo io, essere morti. Star senza far niente per propria volontà non è poi così facile, al massimo livello, rimanendo nel pratico, come detto da Sha, perchè magari qualcuno poi mi paghi e rincompensi (non è una svista la n in più ).
Grii ha scritto che il corpo non può star fermo per molto senza soffrire, in realtà può star fermo tanto quanto può starci la mente, ovviamente che stia fermo per giorni senza scopo sarebbe innaturale.. e qui arriviamo al concetto di utilità che ci diceva Ray...
In sostanza di solito nell'inattività reale (non il cinchischiare di Era) siamo come i negozi, periodicamente chiudiamo per inventario, non produciamo in quel momento, non vendiamo... ma serve per capire cosa c'è in magazzino.
E come i negozi sempre più oggi, non facciamo ferie, cioè non chiudiamo per non fare nulla.
Quella chiusura per ferie reali permetterebbe di visitare altri paesi, vedere panorami diversi.... però con un'altra metafora: chi sarebbe capace di viaggiare ed essere in ferie per tutto l'anno? Ok è una questione di abitudine anche quella... eppure sono certo che sia un mese, un anno, 10 anni... prima o poi chiunque si stuferebbe di girare.
Nell'uomo c'è il nomade e lo stanziale (persino il popolo zingaro per quanto inverta le due cose non è in marcia costante, si ferma per periodi più o meno lunghi in alcuni posti... certi addirittura della loro cultura mantengono solo il non voler avere un lavoro ed una casa "normale" ma si fermano anche per tutta la vita in un posto) e questo può essere applicato anche alla mente.

Mi fermo
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