Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius
Come non posso dire, poi, che ad un funerale non mi frega nulla dell'amico che ha perso la madre. Sarei, in effetti, abbastanza insensibile ma è quello che mostro che è differente e cioè, agli occhi altrui, assume i connotati della insensibilità. Il pensiero, quindi in entrambi i casi, c'è sempre ma con le dovute aperture.
Da molto tempo poi, ed in questo periodo è un più accentuato, son sempre stato convinto che le cose o i comportamenti e soprattutto le azioni la cui fonte è nell'individuo e da questo mosse - ad esempio sapere di una situazione medica o anche partecipare ad un rito funebre - si dovrebbero esternare perchè questo " sente" di farlo e non invece per fare piacere che alla fine è un fare piacere a se stessi secondo me.
Per cui mi ricollego al discorso di MoonA sul " fare piacere agli altri" sul quale non mi trovo sulla stessa frequenza.
Se devo partecipare semplicemente perchè devo essere investito ( non con l'auto però.. ) come buon samaritano del piacere, a questo punto è meglio non partecipare ad alcuna manifestazione tanto si fa più male che bene( in senso molto ampio ovviamente).
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Su questo sono d'accordo con te... non devi essere obbligato ad una cosa...il mio era un discorso molto generico, non riferito alla tua situazione...non ci deve essere nessuna ipocrisia...non piace neanche a me l'apparire per far piacere agli altri...sono tutt'altro che la buona samaritana ...solo che a volte sento che trattengo le emozioni quando invece potrei esternarle tranquillamente con la gioia degli altri(ovviamente parlo di emozioni positive).
Nel caso dell'ammalato o del funerale ti assomiglio molto
...ma non mi dispiacerebbe però cambiare un po'...non lo considererei non essere me stessa, ma essere migliorata.
Per me non esiste un " se stesso", perchè la nostra personalità è sempre in evoluzione(o almeno così dovrebbe essere).