Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Attaccarsi e negare la paura quindi significa continuare a subirle, restando immobili.
Per attaccarsi, si puo' intendere quello che si diceva a proposito del godere della sofferenza? Se ho paura di qualcosa, e lascio che mi travolga, la subisco perchè in fondo mi va bene così (va bene alla parte di me che si identifica come insicura e paurosa)? Un modo per non crescere anche questo?
|
se lasci che ti travolga si, cerchi di evitare di crescere.. ma attaccarsi significa anche per esempio evitare ciò che ci fa paura... non dico che bisogna andare in giro a lanciar sfide alla paura... sarebbe da matti, ma se normalmente, vivendo mi capita una cosa che mi suscita paura e faccio di tutto per evitare quella cosa, compreso negarla.. qualcosa non va, perdo le energia che impiego per evitare il confronto e non guadagno quelle che mi deriverebbero dall'affrontarla.
Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Fino all'istinto ci sono, non mi riesce di capire cosa significhi la seconda parte della frase, la metteresti in altre parole?
|
La supersti-zione è sinteticamente l'azione di rimanere superstiti offrendo dei gesti, doni, sacrifici etc in cambio della vita... oggi i doni si sono trasformati in sottospecie di rituali senza capo ne coda, vedi il gatto nero o la scala in una superstizione basica. Se saliamo è l'uso di qualsiasi cosa che ci sembra che in passato abbia dato un risultato... a volte il risultato c'è, c'è stato, a volte no... la superstizione in se in senso assoluto non è errata, è neutra, lo è quando mantiene in vita azioni, ripetivitò che non hanno scopo e fine... insomma siamo molto più superstiziosi di quello che si crede... e non solo in termini di malocchio e simili... anche quando ci mettiamo sempre dietro alla stessa coda nella cassa del superemercato... o quando consideriamo tizio a priori per una cosa che ci ha fatto anni prima...
Si capisce?