Porto una serie di esempi cercando di chiarire a me stesso (zuccone) e magari ad altri come me:
Se scrivo il numero 5 lo posso vedere come una sequenza di uno: 1+1+1+1+1
Seguendo la sequenza da sinistra a destra (sx->dx) sommo (vado verso il futuro del numero) mentre se seguo la sequenza di uno da destra a sinistra (sx<-dx) sottraggo (vado verso il passato del numero).
Quindi se sommo 1+1+1+1+1-> (+1) ottengo 6...
se sottraggo ottengo 1+1+1+1+0(ex+1) ovvero 4...
In una visione più ampia si può dire che attorno al numero vi è lo zero ovvero 0+1+1+1+1+1+0
Se mi sposto verso destra riempio lo zero con un uno e quindi manifesto (nel futuro) la progressione di uno nella sequenza che è infinita... il numero è infinito...
0+1+1+1+1+1 ---->+1(infinito)
Se mi sposto verso sinistra tolgo l'uno e non rimane ness-uno al suo posto ovvero rimane lo zero... quindi torno al passato della sequenza...
0+1+1+1+1+0
Se continuo arrivo allo zero ovvero tutto non manifesto... 0+0+0+0+0+0
Si vedrà che questi sono limiti che tendono perchè non esiste lo zero assoluto e l'infinito (almeno in questo mondo).
OT:
i numeri romani: I,II,III,IV,V,VI,VII,VIII,IX,X
mi ricordano le dita (I,II,II,II) e le mani (V,X).
Ultima modifica di Grey Owl : 25-09-2007 alle ore 02.35.33.
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