Discussione: Sacro Fuoco
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Vecchio 02-10-2007, 17.51.36   #124
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Secondo me si Jez[..............]
Credo tu abbia ragione anche sul contrappeso, sullo scaricare vorrei maggiori chiarimenti diciò che intendi.

Invece non sono convinto che sta cosa si contrapponga o rallenti la salita. Semplicemente impedisce che saliamo con lei (e ci perdiamo) quindi in qualche modo lo spazio che gli diamo aumenta perchè restiamo collegati giù... quindi invece di partire sparati nella direziona della spinta che subiamo, ci allarghiamo, espandiamo...

più o meno.


Restare ancorati, mantenere un nucleo di coscienza e lasciare salire potrebbe forse dare delle sorprese a chi ha qualche difficoltà con paura che sale rischiando di diventare panico...
Credo che si potrebbero, forse, avere delle sorprese anche con altri tipi di " fuoco". Però una cosa non ho capito: quando si tratta di mantenere un nucleo, anche se piccolo, di coscienza si intende nel senso di osservare che il fuoco sta salendo o si tratta invece di "ancorarsi" ad emozioni per esempio?
Quando su ho accennato allo "scaricare" intendevo fare riferimento appunto al contrappeso. Cioè se immaginiamo una mongolfiera che tenta di salire a causa del gas che gongia, la corda che mi tiene ancorato a terra allo stesso tempo, mi pare, contrappone e scarica la tensione che si crea...Si contrappone, appunto, alla salita del pallone. Però...a guardar bene non soltanto si oppone alla salita ma, come dici te, fa in modo che la forza derivata da questa trazione si espanda.
Quindi oltre che scaricare a terra potrebbe, in quella che individui come espansione e sicuramente lo è ma faccio fatica a visualizzarlo almeno concettualmente, creare un rimbombo( non so come altro dire ) all'interno. Ecco come ad esempio la paura che vien rappresentata come un martello il quale una volta battuto ci sveglia per quell'istante.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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