Beh, se è nei frammenti siamo fritti... metti anche che la troviamo, potremmo non essere in grado di risalire al contesto.
Allora darò un'occhiata al Prometeo... avendolo escluso sarei partito dalle Eumenidi, sempre a naso, anche se temi come la conoscenza angosciosa di fatti accaduti o da accadere sono piuttosto diffusi nella sua opera.
In effetti, che si trovi la citazione oppure no, non è stato toccato l'argomento di una possibile conoscenza non supportata da coscienza (vedi vaticini o altro) che può essere vissuta come tragica. Spostando in ambiti meno letteriari, qualcuno forse ricorda il film Krull, dove i ciclopi vivono con la maledizione di conoscere la data della loro morte (c'è qualcosa di simile anche in mitologia comunque)...
Potrebbe essere uno spunto.
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