La sensazione di leggerezza (non so per dafne) la sento non per mio merito, ma solo quando i miei tantissimi piccolissimi io decidono che stan buoni. Ci son giorni che mi accorgo di non poter zittire le parole. Mi accade soprattutto di mattina.
A me risulta difficile anche immaginare il percorso, ad un certo punto c'è come uno stallo: e adesso? E parte l'associazione e mi perdo. Riprendo ma di nuovo lo stallo...ogni stallo è un respiro.. forse c'entra qualcosa la discussione sui passaggi di Ray. Ogni respiro è un cambio, dovremmo essere in grado di entrare dentro quel cambio mantenendo la presenza... ma mi pare che da qualche nel forum si si detto che riuscire ad entrare nel passaggio del respiro sia pura fantascienza per noi.. vorrei solo non entrarci con la razio ma osservare l'esperienza.
E come si fa? Esercizio, costanza, pazienza. Adesso me ne faccio un tatuaggio..
|