Discussione: L'aborto
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Vecchio 04-11-2007, 16.25.44   #33
Elle
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Partiamo dal principio anche se non so bene quale sia il principio e per chi. Cominciamo col parlare della mia esperienza perchè ho inteso portare quella e non paragonarla ad altro. Dafne scrive "cos'avrei fatto se avessi avuto un bambino diverso, è facile pensare ce la farò perchè gli voglio bene, la quotidianità porta dei problemi che finchè non sono vissuti sono semplicemente inimmaginalbili". Partiamo dal diverso...diverso da chi? Da cosa? Chi e come stabilisce la diversità? Poi parliamo della quotidianità..la mia attuale quotidianità è la quotidianità di qualsiasi essere umano....non ho nè una "grande volontà" nè un "grande cuore" vivo semplicemente la vita e quello che mi sono cercata o che essa mi ha donato.Diversa sono io. Io sono una donna che se i medici quando sono nata avessero avuto le ecografie...mia madre forse non avrebbe fatto nascere.Perchè?Perchè quando sono uscita incinta di nostro figlio, e ho scoperto che la diagnosi genetica che mi era stata fatta era errata nelle percentuali di trasmissione, era tardi...... nei rilievi ecografici dei migliori ospedali milanesi nostro figlio avrebbe avuto poblemi al cuore ai reni e non avrebbe avuto gli arti. Sapete cosa vuol dire certamente una diagnosi simile.........Io non sono sposata io ho scelto di convivere..per cui sono entrate varie componenti psicologiche a propendere a maggior ragione verso l'aborto. Perchè non si stava parlando di un bimbo magari solo piccolino a livello staturale ma di una sorta di errore della natura a sentir parlare loro. Fatto sta che l'aborto era fissato. Ho fatto un grande grandissimo esame di coscienza perchè in italia non erano certificate situazioni uguali alla mia, per cui per i medici...se anche fossi andata avanti, sarei morta e già era un miracolo se fossi arrivata a 5 mesi di gravidanza. E poi far nascere un bambino così presto poteva comportare problemi cerebrali.
Sono stata tre giorni ogni sera dal mio analista col mio uomo per tanti giorni e non ricordo quanti....nè riesco sviscerare uno per uno tutti i timori che ci hanno attraversati. Un figlio doveva essere la mia rivincita ...sì un figlio normale doveva essere la mia rivincita e quella di mia madre. Che cosa avevo fatto per meritare un simile incubo??Quale follia stavo facendo??Continuavo a chiedere quali possibilità ci fossero che il feto stesse facendo semplicemente il suo sviluppo secondo una malattia ossea che non conoscevano.
E la genetista mi disse signora se accetta di avere questo bambino lo accetta in toto, un figlio non è un'automobile e nessuno potrebbe realmente dire a qualcun altro fino a che punto andrà bene o male.
Passiamo tre giorni su internet come disperati finchè una notte riesco trovare il diario di una ragazza che abitava nel regno unito con la stessa displasia che vogliono palesarmi, che ha un compagno normale e che ha partorito un bimbo in quel 50 e 50 di percentuale che è la genetica..come lei.
Successivamente su un sito medico troviamo delle ecografie di un bimbo in francia che ha le stesse misure di nostro figlio. Ohibò eppure alla fine gli arti ce li ha.
Parliamo parliamo parliamo ed infine il giorno in cui avrei dovuto abortire il mio compagno prende tutto il materiale raccolto e fa riunire alcuni medici di uno dei più grandi ospedali milanesi....non vi dico la loro faccia...queste ricerche avrebbe dovuto farle l'ecografista invece di darmi una pacchetta sulla spalla dirmi che mio figlio se fosse stato vivo sarebbe stato un disastro della natura e di riprovarci ancora....
La mia gravidanza è andata avanti fino alla 33sima settimana e andavo girando benissimo nei corridoi sulle mie gambe ..gli organi erano formati e i suoi arti in maniera irregolare crescevano..e sulle mie gambe sono arrivata alla sala operatoria dove non sapevo se sarei mai uscita.
Il taglio cesareo è andato a regola d'arte e ho fatto un normale post operatorio.
Mio figlio è un bellissimo bambino certo ha dovuto fare i suoi due mesi di terapia intensiva ma è uno splendore, ha dei lineamenti invidiabili è di una simpatia entusiasmante e conduce una vita normale, come quella che ha condotto e conduce sua madre.
Non è stata la mia rivincità e accogliere mio figlio per quello che era ha originato il miracolo più grande che guarissi io mentalmente da molti dei miei timori inerenti a me stessa.
Oggi l'ospedale mi ha messo nella condizione di poter avere un altro figlio e di poter accedere a esami specifici, ma io devo prima metabolizzare una grande esperienza che è quella della maternità e dello generare una vita..un'esperienza che avevo sottovalutato nella sua intensità psicologica e reale.
Non sono nè più nè meno coraggiosa di nessuno solo che avrei sicuramente dovuto farmi un grande esame di coscienza prima di fare un figlio e non mentre ci ero dentro aldilà delle percentuali.Molti sentimenti che si attribuiscono alla maternità di un bimbo speciale sono la proiezione di nostri disagi interiori, la realtà spesso concede sorprese più meravigliose ed è più semplice e naturale di ciò che si pensa a priori.Però bisogna arrivarci a quella realtà e bisogna arrivarci con onestà per quanto possa essere un percorso difficile non è detto che non possa essere bellissimo.
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