04-11-2007, 16.26.37
|
#34
|
Cittadino/a
Data registrazione: 11-04-2007
Messaggi: 166
|
Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Senza nulla togliere a quanto Dafne ha saputo trarre di buono da questo scambio, anzi tanto di cappello, la mia opinione è che continuate a non capirvi.
La frase scatenante "leggere qualcosa di vissuto nelle parole di chi non ci è passato" indica incomprensione in chi legge e anche in chi scrive.
Elle parla dell'esperienza di avere un figlio con difficoltà, Dafne dell'esperienza di avere paura di avere un figlio con difficoltà. Esperienza realmente vissuta (la paura e relative preoccupazioni, pensieri, emozioni eccetera), quindi è perfettamente titolata a parlarne. Anzi, se proprio vogliamo, è forse il vero e proprio cuore del tread, dato che siamo in psicologia.
Elle è perfettamente titolata nel dire che queste emozioni non le ha vissute, ma proprio perchè non le ha vissute (se è vero... non ha specificato quali sentimenti non ha vissuto) le si potrebbe far notare che sta parlando di esperienze che non ha vissuto.... tuttavia senza sorrisi, menchemeno cinici.
Quando si è direttamente coinvolti in modo profondo in un certo argomento, di più ancora se è un argomento che tocca l'uomo in profondità come questo, è assai difficile leggere con attenzione e cercare realmente di capire cosa l'altro voleva dire. Si tende a reagire... perchè la frizione spinge e frena il pensiero (anche la reazione di Elle rientra in questo, non solo quella di Dafne). Sforzarsi nella resistenza è una cosa che fa bene a tutti, accorgersi di aver reagito stessa cosa, fa bene a tutti.
|
Grazie Ray avevi perfettamente ragione...
|
|
|