Discussione: in fuga
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Vecchio 13-11-2007, 10.42.45   #79
dafne
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Vorrei passarti qualcosa Daf con affetto
Mi rivedo tanto nelle tue esperienze.
Avevo quasi quindi anni anche io quando assieme ad un'amica decidemmo di chiedere ad un amico comune di portarci a guidare l'auto ( la mia passione di allora)lui acconsentì dicendoci di aspettarlo in un posto mentre andava a prendere l'auto a casa. Al suo ritorno erano in due con due auto l'amico mi disse di salire con il suo amico, uomo sposato di almeno 20 più di me. Mi scocciava davvero molto non lo conoscevo e non mi piaceva salire con estranei. Ma tanta la voglia di guidare che superai il momento di ragionamento e mi fidai confidando sugli altri amici. Arrivati sul posto non si fermò proseguendo per un sentiero sino ad un luogo isolato. Tentai di scendere, piansi, le tentai tutte poi quando le sue mani sul collo e le sue minaccie di morte salirono di intensità mi arresi e rimasi immobile sino a ....che riapri le portiere e potei scendere dall'auto.
A casa e per molti giorni a seguire credo di aver vissuto sotto schock non lo dissi a nessuno, mi sentivo colpevole. Colpevole di aver accettato un passaggio da uno sconosciuto di essere stata così stupida, io che mi credevo furba, a non pensare che poteva succedere. Gli uomini mi facevano schifo tutti e da ragazzina piena di gioia, fiducia e femminilità, mi trasformai in qualcosa di invisibile e maschile. Dovevano aver paura a vedermi in modo che nessuno si sarebbe permesso di farmi ancora una cosa del genere.
Ancora oggi cerco cosa sia l'amore, la fiducia infrante quel giorno.
Quante volte mi sono odiata e colpevolizzata per non essere stata attenta. La paura poi di una gravidanza non voluta non cercata a quell'età mi avrebbe stroncata. Ecco come si fa ad accetare dentro di se la possibilità di abbortire. Fortunatamente non capitò.
Ma la fiducia nella vita e negli altri era sfumata in un attimo di bieco piacere animalesco da parte di un essere che si comporatava in questo modo normalmente, seppi poi col tempo. Non fui la sua sola vittima.
Le prime volte che confidai questa cosa osservai sui visi degli altri il peccato la stupidità la vergogna che provavo dentro e me la portai addosso per molto tempo.
Oggi ho un figlio di tredicenne con gli ormoni impazziti, i suoi amici sono nelle stesse condizioni, maschi e femmine niente di più normale a questa età. Oggi da mamma lo capisco anche se ne ho paura proprio a causa di ciò che ho vissuto. Ma tra una paura e l'altra riesco a vedere qualcosa che allora non riuscivo a vedere ovvero la normalità di desiderare l'altra sfera che non si conosce, il sesso opposto non c'è nulla di male a questa età. Non si può colpevolizzare un ragazzino ma un'adulto che non ha compreso queste cose davvero mi fa ora veramente pena.L'ho odiato per tantissimo tempo tanto da seguirlo e scoprire tutto di lui volevo che pagasse.
Ora so che ognuno paga per i suoi sbagli grandi o piccoli che siano. Perdonarlo è la cosa migliore che io possa fare oltre a comprendere che non avevo nulla da perdonarmi per aver subito ciò che subii. Non era stato a causa dei miei ormoni impazziti ma della poca coscienza di un essere che di umano aveva davvero poco.
Grazie Griselda, grazie per aver raccontato questa esperienza so quanto sia difficile..
ci ho messo un pò a decidere di scrivere quello che mi era capitato ma l'ho fatto perchè questa è la strada che ho deciso di percorrere, ieri sera sono riuscita a parlarne anche con chi mi segue e ha usato un termine che mi è piaciuto molto. Devi bonificare mi ha detto..è così, in questa palude in cui ho vissuto non mi ci trovo più, voglio il sole. Sai capita a tante, e ringrazio Turaz per aver condiviso anche la sua di storia perchè si tende erroneamente a pensare che solo le ragazze siano oggetto di tale...depravazione? Ieri sera parlandone sempre con quel signore ne è uscito che, come hai ben detto tu, ormoni e curiosità hanno giocato un ruolo più che importante e che il fatto di non avere punti di riferimento precisi nè una capacità di rielaborare le emozioni o la sessualità (un argomento che era tabù in casa) mi ha praticamento reso "vulnerabile" a questa persone che prima ha conquistato la mia fiducia e poi mi ha circuito piano piano..insomma, mi ha messo nella posizione di non poter dire di no..ho fatto una gran confusione allora, ho mescolato quello che sembrava affetto paterno con l'amicizia (questa persona si confidava molto con me) e con il desiderio fisico (mi diceva sempre che era fantastico che prendessi il sesso come un gioco..), non che io mi stia giustificando del tutto, una parte di me sapeva molto bene che c'era qualcosa di profondamente sbagliato, ma è tempo di ANDARE AVANTI. Peggio di questo c'è stata la confessione obbligata a mia mamma e la sua reazione "tiepida", forse è per questo che fatico così tanto a costruire delle amicizie profonde con delle donne...chi lo sa, certo che il mostro è uscito e adesso che è sotto la luce del sole fa un pò meno paura e, passatemi il termine, un pò meno schifo.
Grazie gri, grazie ragazzi
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