Da piccolino, mi ricordo che il biberon di latte lo mandavo tutto giù, poi mi sono ammalato con le tonsille e non mangiavo più.
Mi ricordo che il minestrone lo odiavo, e mia madre passava le verdure (sopratutto il sedano, non mi piaceva perchè mi sembravano pezzi di mantide religiosa) e ci metteva la pastina per renderla più gradevole.
Stessa cosa per la frutta: una bella macedonia era il modo migliore per farci mangiare tutti i frutti, spremute di frutta all'Arancia o frullati con il latte.
Una cosa che oggi non mangio e non ho mai mangiati sono gli asparagi, non mi vanno proprio giù e i peperoni li trovo pesanti.
Per il resto la mia alimentazione non è poi cambiata molta, sono soltanto aumentate le quantità e la frequenza con cui mangio.
Tendenzialmente nell'adolescenza ho mangiato troppo carne ( anche due volte a giorno).
Tranne nel periodo in cui ho lavorato in pasticciera, dove la mia alimentazione era disordinata più del solo, ed un buon 30% era fatta di dolci e arancini.
Negli anni ho aggiunto il caffè, e fortunatamente bevo vino e alcolici molto raramente.
In questo periodo sto riconsiderando un alimentazione con meno caffè, 2 volte il pesce a settimana, 1 le uova, 1 il formaggio (mozzarella), bistecche, carpaccio.
Durante il pranzo invece pasta forever, e d'inverno pasta e ceci, lenticchie.
Ho la fortuna di avere a casa che pane, verdure, carne e pesce vengono comprate nei medesimi negozi, e non al supermercato. Infatti per quanto riguarda queste cose, non ricorro ai surgelati.
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