Pertanto, da quanto dici, una corretta osservazione può svelare, se pure all'inizio abbastanza faticosamente, una certa propensione al consumo di un alimento e, per analogia, a ciò al quale esso è " collegato".
Tutto questo, di conseguenza, può mettere in correlazione un "esterno " ed un "interno " che difficilmente acquista efficacia se non si è predisposti probabilmente.
Ad ogni modo, tanto per iniziare, sarebbe opportuno sapere come è strutturato lo "schema alimentare", comprendendo ovviamente tutto ciò che, diciamo, a livello fisico può essere "visto".
Ci si può cibare di pasta tutti i giorni a sbafo o anche mantenersi nella norma, accettata dal proprio organismo o anche bere poco o, al contrario, fare sempre in modo di essere attaccati alla bottiglia ( non di alcool però
).
Credo che, seguendo poi l'accenno che dai sull'equilibrio, questo sia un risultato che può essere raggiunto non senza passare, quindi, per l'osservazione di ciò di cui ci nutriamo e per conseguenza di noi stessi.