Da noi si chiama Campana e sentendo mia madre anche ai suoi tempi si chiamava così.
Io da piccolo giocavo a nascondino, ad acchiapparella, un due o tre stella, color color. Poi c'erano i giochi di fantasia come mamma e figlio, dottore e paziete.
E poi ricordo che alle Elementari portai alla maestra un quaderno con formule magiche, e lei disse: devi studiare geografia, non magia.
Per non parlare poi dei giochi a bande, nei quartieri.
Che bei ricordi: ora sono un amante dei videogiochi, ma sono contento di non averli scoperto troppo presto.
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