Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Mi vengono in mente i patti di sangue, per la quale due uomini che si scambino alcune gocce di sangue diventano "fratelli". Ma anche altri riti stanno a simboleggiare questa "magia", come ad esempio nella Comunione Cristiana grazie alla quale l'in-formazione presente nel corpo di Cristo, raffigurata dall'ostia, entra a contatto col nostro organismo... e si crea come dice il termine una com-unione fra i due organismi/movimenti.
In merito a quanto detto, tanto più si riesce a stare attenti, presenti a se stessi, tante più sono le in-formazioni che possiamo veicolare, e questo può portare ad un vero e proprio cambiamento della forma.
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Pensavo alla scrittura, come accennato da Uno.
La forma che questa ha assunto nell'arco di millenni da popolo a popolo, da epoca ad epoca, potrebbe essere intesa come venatura?
All'interno, appunto, della venatura abbiamo detto che scorre la linfa, la Sostanza ma allo stesso tempo si presenta come collegamento.
Come ad uno sguardo superficiale la venatura ( della roccia o nell'uomo o anche l'acqua ) è tale anche se presenta una importanza ed una sua utilità nella manifestazione, così, ad altro livello, questa porta con se un Senso ed un Significato che ne comprendono il primo.
Si può dire allora che la "parola", semplice detto, diviene "Parola" ossia strumento, " vena" per veicolare altro di importante. Una pienezza se vogliamo che mette in collegamento ciò che qui si presenta manifestandosi con ciò che è al di la?
Anche un pensiero, allora, potrebbe divenire Pensiero?