Citazione:
Originalmente inviato da dafne
C Quello che non passa nella testa dei genitori è che per i bimbi la differenza tra realtà e fantasia non è così automatica, anzi. Sbaglio?
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Secondo me non sbagli, anzi. L'importanza di riuscire a capire certi meccanismi e poi vederli sfruttare da parte di alcuni non è cosa da mettere in secondo piano.
Chi "inventa ", mette su o programma,un videogioco violento ma espandendo ancora di più si può fare riferimento alla stessa moda, la tendenza, sa che si muovono entrambi grazie a questo maccanismo.
Come hai detto bene " si fa leva" e mi pare che questo aspetto, poco più su, sia venuto gia fuori.
Peraltro sono del tuo stesso parere circa la impossibilità o la difficoltà di " differenziare " la realtà dalla finzione, o meglio dalla rappresentazione come per i bambini, ma forse per questi maggiormente, così per gli adulti ( aggiungo che gia non è cosi semplice come si vuole credere e di discussioni che trattano di questo ce ne sono, il forum ne è pieno ).
Si potrebbe fare un'analogia, forse un po forzata, con lo stato di sogno vale a dire quello che comunemente percepiamo come tale quando dormiamo. Insomma poichè in quello stato di sonno/sogno a volte capita di riuscire a fare di tutto, anche nella realtà, per desiderio o chissà per cos'altro nell'illusione che si possa controllare un propio comportamento, si tende, come si suol dire a "
far diventare i sogni, realtà". Ovviamente dipende da come si vuole attuare un programma del genere e se un sogno è quello di dare libero sfogo a pulsioni che di solito si trovano sopite da qualche parte, ecco che il videogioco mi da la possibilità di tirale fuori. Il bambino, in questo meccanismo subisce forse in maniera maggiore ciò che accade, soprattutto perchè inizia ad identificare ciò che si può fare da ciò che non si può fare e se pure lo si convince che quella, del videogioco, è una finzione, non è incerta la possibilità che, quella avrà esercitato una " pressione" e che questa possa essere causa di altro anche per il futuro.