Tempo fa dovetti fare una gastroscopia per problemi allo stomaco.
Ricordo che ne parlai con tutti tanto era il terrore che ne avevo.
Chi mi disse che era fastidiosissima, chi che bisognava stare molto attenti a non muoversi, chi mi consiglio di non deglutire subito l'anestetico che ti fanno bere prima di farti la puntura anestetizzante.
Beh morale della favola arriva il momento, mi fanno entrare nello spogliatoio e spogliare, sono pronta percorro un corridoio di 3/4 metri, mi fanno sdraiare faccio tutto ciò che mi dicono e quando mi sveglio sono già nello spogliatoio seduta
sento la voce di mio marito che mi dice di alzare il braccio... mi sta vestendo. Un attimo dopo mi ritrovo in auto, poi faccio una domanda e non sento la risposta, quindi rifaccio la domanda e mio marito pazientemente mi dice di avermi già risposto un attimo prima.
Praticamente era come se fossi in una specie di trance. E ancora adesso faccio fatica a ricordare ripensando a quei momenti.
Non ero io in quel momento ero come un automa. Sorridevo e mi andava bene tutto ero in pace con il mondo.
Mi domando da allora quale parte di me hanno addormentato? Visto che facevo tutto, camminavo parlavo, ma se non sospinta non avrei fatto niente tranne che avere un sorrisino ebete sul viso.
