reazioni
Tempo fa ebbi l'occasione di Ricapitolare il mio rapporto con le compagne che sinora ho avuto nella vita.
ho analizzato cosa mi infastidiva nelle discussioni con loro, cosa andavano a colpire di me stesso che così mi "turbava" quando i toni si alzavano un attimo.
Ho notato che fondamentalmente reagisco a una situazione che vivevo spesso nella mia prima infanzia (sino ai 7 anni) quando i miei genitori discutevano (finirono per separarsi).
E ho notato che mentre mio padre ergeva un muro ma nello stesso tempo ribatteva volendosi imporre su mia madre (che dall'altra parte faceva altrettanto) io tendevo a non esprimere completamente ciò che sentivo per paura.
Inoltre notavo come fondamentalmente chi avevo davanti rimaneva a livello superficiale senza andare in profondità e capire le dinamiche che lo spingevano a alzare il tono ma io invece di attendere e cercare di mostrare loro questo mi chiudevo con il classico pensiero "tanto cosa vuoi che capisca" (bruttissima distorsione dell'ego)
in quei frangenti ho cercato di comprendere come attivare qualcosa in me rimanendo centrato.
E nel tempo ho imparato a dialogare in maniera più costruttiva stoppando la mia re-azione iniziale.
non ci sono ancora riuscito del tutto ma anche in questi gg sono riuscito con mia moglie a metterlo in pratica.
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