Non ho ancora letto Ray ma stavo scrivendo e quindi lo leggo dopo.
Se si abbassa la richiesta, intesa come contenuto, dei lettori è chiaro che si abbassa anche il contenuto dei libri in effetti. Quindi i produttori allargheranno il target dei loro libri scendendo per arrivare ovunque. Il problema sta nel prodotto e nella richiesta di questo basso prodotto.
Una volta leggevano solo le persone di una certa cultura, l’avevano in pochi, ma quei pochi erano selettivi, in genere erano studiosi e ricercatori.
Oggi è tutto improvvisato, perché pochi possiedono la cultura necessaria per poter affrontare una ricerca seria, allora vanno bene anche i libricini da 10 lezioni, tanto basta per ritenersi pieni di conoscenza.
Ma i veri ricercatori sono quelli che spendono la loro vita per la ricerca, partendo dalle basi come potrebbe essere nel caso delle Rune andando a studiare la storia, l’ambiente in cui si sono manifestate, per poter entrare prima nel mito e successivamente nelle Rune stesse, senza un fine economico, ma per amore della ricerca che nasce dal profondo del loro essere, poi magari può anche nascere il desiderio di condividere quello a cui si è giunti attraverso il loro studio, che potrà anche portare un vantaggio economico ma mai avverrà al contrario.
Ma forse sono una romantica nostalgica.