rispondo alla domanda di nikelise
se esiste un'empatia di fondo e una "comunanza" di esperienza nel momento le parole non servono.
Li c'è il "momento" l'esperienza e l'osservazione di essa.
servono magari dopo per descrivere quell'esperienza.
e magari qualcuno leggendola nel momento in cui anche lui la vive sente "assonanza".
le parole dovrebbero condurre a un'esperienza.
nel caso di una comunità...in esperienze comuni.
in questo senso sono sempre utili a mio avviso
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